Tavola rotonda Bosch Termotecnica

Le sfide energetiche per la climatizzazione degli edifici

Giovedì 27 ottobre 2022, la divisione Home Comfort di Bosch Italia ha illustrato nella tavola rotonda dal titolo “Siamo pronti? Bosch racconta le sfide energetiche per la climatizzazione degli edifici” come un approccio multi-tecnologico customizzato sulle specifiche esigenze del cliente sia fondamentale per fare dei concreti passi avanti nel percorso verso la sostenibilità ambientale.

Tavola rotonda Bosch Termotecnica

Da sempre attenta ai temi della sostenibilità, Bosch si impegna ogni giorno per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica anche nel settore dei sistemi di riscaldamento. Oltre un terzo delle emissioni di CO₂ nell’ambiente, infatti, deriva dagli edifici: in Italia, gli edifici residenziali rappresentano una quota importante del consumo energetico totale e sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di CO₂ in atmosfera.

Per questa ragione, a partire dal 2018, Bosch ha investito oltre 400 milioni di euro nelle pompe di calore e sono pianificati investimenti di ulteriori 300 milioni di euro, con l’obiettivo di rispondere puntualmente alle esigenze dei singoli mercati.

caldaia a idrogeno Bosch

Il percorso verso la sostenibilità ambientale però non può essere dettato unicamente dai processi di elettrificazione e richiede necessariamente anche l'impiego di gas verdi, come l’idrogeno. Ad oggi, il 70% della rete di trasporto del gas naturale in Italia è già hydrogen ready e, proprio credendo nello sviluppo di questo nuovo vettore energetico pulito, Bosch ha da tempo avviato progetti di sviluppo dei propri prodotti che mirano al suo utilizzo.

Già oggi, le caldaie Bosch possono funzionare con una miscela di gas che contiene fino al 20% di idrogeno. Questo significa che chi sostituisce un vecchio apparecchio con una nuova caldaia a condensazione Bosch non solo vedrebbe i propri consumi di gas metano ridursi fino al 30%, ma sarebbe già pronto ad accogliere miscele di gas idrogeno fino al 20% quando questo verrà reso disponibile anche nella rete di distribuzione italiana.

Marco Boselli Country Manager Italia Bosch Termotecnica
Marco Boselli
Country Manager Italia della divisione Home Comfort
"Per Bosch la sostenibilità non è solo un nice to have. È una necessità, il nostro core business."

Scenari per la decarbonizzazione del parco residenziale

Per raggiungere la neutralità climatica, come previsto dal Green Deal Europeo, è necessario non solo ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, ma anche impiegare una combinazione vincente di misure e di tecnologie. Per questo, Bosch e la Fondazione Eni Enrico Mattei hanno realizzato uno studio dal titolo “The potential role of hydrogen towards a low carbon residential heating in Italy”, che presenta un'analisi di possibili scenari che mettono a confronto la penetrazione di diverse tecnologie di riscaldamento degli edifici residenziali.

Tavola rotonda Bosch Termotecnica

La ricerca, consultabile al seguente link, valuta il potenziale contributo di diverse tecnologie nel raggiungere un riscaldamento residenziale decarbonizzato entro il 2050, prendendo in considerazione le principali barriere e opportunità di ciascun scenario. L’analisi si focalizza, in particolare, sull’idrogeno e il ruolo che gioca rispetto ad altre soluzioni, tra cui le pompe di calore e il gas naturale rinnovabile. I risultati mostrano che per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica sarà necessaria una combinazione di tecnologie nel settore del riscaldamento, insieme ad altri fattori esterni di fondamentale importanza, tra cui la decarbonizzazione dell'elettricità e le misure di efficienza energetica sul patrimonio edilizio. Anche l’idrogeno potrà avere un ruolo nel percorso verso la decarbonizzazione, soprattutto nel lungo periodo.

Neutralità tecnologica: una soluzione per ogni esigenza

Quello che emerge con chiarezza è che per raggiungere la decarbonizzazione non sarà dunque sufficiente puntare unicamente sull’elettrificazione, ma anche sull’utilizzo di gas verdi. Per questo diventa di fondamentale importanza adottare un approccio multi-tecnologico che tenga conto di differenti fattori: la riduzione di emissione di inquinanti, lo spazio necessario per l’installazione delle nuove tecnologie, l’investimento economico iniziale, i tempi di ritorno dell’investimento e il comfort per le famiglie.

pompa di calore Bosch

Le pompe di calore si sposano benissimo su impianti a bassa temperatura (sistemi radianti a soffitto o pavimento), in edifici che abbiano spazio tecnico di installazione sufficiente per alloggiare le macchine. È necessario considerare anche l’investimento iniziale piuttosto elevato sia per l’acquisto del prodotto sia per la necessità di dover adeguare gli impianti di conseguenza. In aggiunta, il consumatore finale deve cambiare le sue abitudini di utilizzo del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria. Per garantire il comfort a cui la famiglia è abituata, infatti, le pompe di calore o i sistemi ibridi devono funzionare in modo costante.

Le caldaie a condensazione sono più versatili e compatte e hanno campi di lavoro più ampi con efficienze sostanzialmente stabili in ogni condizione. Il consumatore avrà quindi un'esperienza d’uso del tutto simile al prodotto precedente, non occupando spazio aggiuntivo, limitando i costi di investimento iniziale e ottenendo risparmi energetici e riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre le caldaie a condensazione Bosch sono già oggi pronte per funzionare con miscele di idrogeno fino al 20% e tutte possono funzionare con biometano; di conseguenza, possono potenzialmente essere alimentate con gas rinnovabili.

Comportamento sostenibile dei consumatori italiani: sì alle fonti energetiche rinnovabili come l’idrogeno

La divisione Home Comfort di Bosch Italia ha recentemente commissionato a Hokuto, network specializzato in ricerche statistiche basate su machine learning e intelligenza artificiale, una ricerca di mercato per indagare il comportamento sostenibile dei consumatori italiani. L'indagine ha coinvolto un campione di 1.000 persone, di cui il 25% ha da poco acquistato apparecchi per il riscaldamento e/o la climatizzazione oppure sta per procedere all’acquisto.

Dall’indagine emerge come i consumatori italiani tendano a mettere in atto poche azioni volte a contenere i consumi energetici domestici, preferendo quelle più semplici e di facile attuazione, come modificare i propri comportamenti in casa (96,4%), ma anche utilizzare prodotti più efficienti (75,5%). Tra coloro che hanno in programma un intervento sul proprio impianto di riscaldamento nei prossimi 6 mesi, si registra ampia disponibilità a considerare fonti energetiche alternative, anche se poco conosciute e oggi non ancora disponibili, come l’idrogeno verde (65,5%). Inoltre, pur in un contesto di generale scarsa conoscenza di fonti energetiche rinnovabili, a parità di impianto, l’integrazione di energia solare (quindi pulita e gratuita) a supporto di altre fonti resterebbe la scelta ideale per la propria abitazione (39,6%).

Secondo il 53,2% dei consumatori, per abbattere le emissioni di CO₂, le aziende produttrici dovrebbero ricorrere a un maggior utilizzo di energie rinnovabili rispetto ai combustibili fossili; per il 19,2%, invece, le aziende dovrebbero produrre soluzioni più efficienti. Tale risultato indica come, piuttosto che un miglioramento delle tecnologie esistenti, per i consumatori sia necessario un cambio di paradigma relativamente alle fonti energetiche impiegate nella produzione.

Per quanto riguarda il comportamento d'acquisto, l’installatore termoidraulico resta il punto di riferimento preferenziale (50,9%) non solo per l’installazione del prodotto, ma anche per chiedere informazioni. Per il 78,9% degli intervistati, il costo totale dell’intervento (apparecchio, materiali e installazione) si conferma di gran lunga il principale parametro di valutazione per l’acquisto, seguito dalla classe energetica del prodotto (52,3%). Oltre a questi due parametri, il 36,8% degli intervistati ha indicato come criterio di acquisto la possibilità di avere un unico interlocutore a cui fare riferimento per ogni esigenza relativa al clima di casa.

Questo dato sottolinea la necessità da parte dei consumatori di essere accompagnati da un esperto in ogni fase del processo di acquisto. La strategia di Bosch va proprio in questa direzione, forte anche dell’elevata riconoscibilità del marchio Bosch (85,8%) e delle sue azioni a sostegno del clima e dell’ambiente (84,2%). La divisione Home Comfort di Bosch Italia, infatti, ha deciso di lanciare Bosch Clima Service, una rete di professionisti altamente qualificati in grado di rispondere a ogni esigenza di comfort domestico, accompagnando e consigliando il consumatore dalla scelta della soluzione più adatta all’assistenza e supporto tecnico.

Marco Boselli Country Manager Italia Bosch Termotecnica
Marco Boselli
Country Manager Italia della divisione Home Comfort
"Ci impegniamo a fornire prodotti sempre più sostenibili che aiutino le persone a fare un passo in avanti nel percorso verso la sostenibilità."
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