Nuova Tariffa D1 per le pompe di calore

Riforma tariffa elettrica

Scopri tutte le novità introdotte dalla riforma della tariffa elettrica e come cambieranno i costi in bolletta

L’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha concluso la seconda fase della riforma delle tariffe elettriche per i clienti domestici.

Questa riforma, che a partire dall’inizio del 2018 ha coinvolto tutte le famiglie italiane, prevede principalmente che la tariffa legata al trasporto dell’energia, alla gestione dei contatori ed agli oneri di sistema, che complessivamente pesa circa il 40% sulla nostra bolletta complessiva, sia uguale per ogni livello di consumo, abbandonando la cosiddetta “struttura progressiva”.

Consideriamo una famiglia costituita da 4 persone con un sistema di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria in pompa di calore. La famiglia ha una capacità impegnata di 6 kW e consuma circa 4600 kWh all’anno (per l’illuminazione, gli elettrodomestici, la climatizzazione e il riscaldamento dell’acqua).

Nel passato, la famiglia avrebbe speso all’incirca 1.256,00 euro all’anno di elettricità (con la cosiddetta tariffa D3). Con la nuova riforma la bolletta di questa famiglia si è ridotta di circa 150 euro all’anno.

Se anche voi siete interessati a scoprire come è cambiata la vostra bolletta, vi invitiamo a scaricare gratuitamente il calcolatore delle tariffe elettriche sviluppato dall’associazione dei costruttori di sistemi di climatizzazione Assoclima al seguente link: VAI

Quindi, l’introduzione di questa nuova struttura tariffaria NON progressiva favorisce coloro che scelgono impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria alimentati ad energia elettrica, garantendo una spesa al kWh elettrico ridotta rispetto al passato. Pertanto scegliere una pompa di calore per il riscaldamento della propria casa non solo è una scelta ecosostenibile, ma è diventata una scelta economicamente ancora più vantaggiosa.

Un'ulteriore novità della riforma tariffaria è la possibilità di scegliere tra un maggior numero di scaglioni di potenza impegnata del contatore (da 4 sono diventati 16). Scegliere lo scaglione di potenza impegnata più adatto ai propri consumi è molto utile perché può generare un risparmio di almeno 24 euro all’anno per ogni kW in meno non impegnato; inoltre garantisce che abbiate la fornitura di energia elettrica per soddisfare le vostre esigenze senza che scatti il contatore per limitare la fornitura di energia elettrica. Un altro vantaggio della riforma è la riduzione del 20% del costo per il cambiamento contrattuale di potenza impegnata.

Per aiutarvi nella scelta della potenza impegnata è sufficiente guardare sulle vostre bollette, dove per legge è riportata mensilmente la massima potenza prelevata.

Inoltre, vi ricordiamo che per tutto il 2020 si potrà ancora beneficiare delle Detrazioni Fiscali o in alternativa degli incentivi erogati tramite il Conto Termico per sostenere le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti con le pompe di calore.

Vi invitiamo a scoprire l’ampia offerta di pompe di calore elettriche Bosch